Fagiane comune
Il dimorfismo sessuale che presenta il Fagiano comune (Phasianus colchicus), come molte specie di galliformi, è ben noto. Il maschio è un uccello di straordinaria bellezza e notevoli dimensioni, poiché può pesare circa 2 kg e raggiungere il metro di lunghezza, anche se più o meno la metà corrisponde alla coda, che è una caratteristica fondamentale della specie.
Il piumaggio del dorso è molto vistoso, di toni rossicci e ornato da segni a forma di «V» nera su ciascuna delle penne di rivestimento dell'estremità distale. La disposizione embricata delle penne della schiena ha valso a questo disegno il nome di «spiga di grano».
La testa dei maschi presenta un affascinante cromatismo in cui si mescola il rosso intenso dei bargigli, escrescenze di pelle ai lati del volto, con il verde metallico del collo e il notevole collare bianco che lo circonda alla base. Inoltre, dalla parte posteriore della testa partono due piccoli ciuffi di penne, tipo false orecchie, color bianco e nero. Sulle zampe, i maschi posseggono lunghi speroni che sorgono nella zona posteriore mediana del tarso e che sono usati come armi durante i combattimenti che ingaggiano per la conquista delle femmine.
Queste, invece, sono molto più piccole e meno vistose. Nel loro piumaggio dominano i toni ocra e bruno molto scuro, che permettono loro di mimetizzarsi bene con l'ambiente circostante. Questo è molto importante per la specie, poiché è la femmina che cova le uova, in un nido poco profondo posto direttamente sul terreno. Il piumaggio, in queste circostanze, la mimetizza quando sta covando, in modo che risulta più difficile ai predatori localizzarla.
Le abitudini di questa specie sono per lo più terrestri. Il fagiano è un volatore mediocre, con ali corte rispetto alle dimensioni e al peso, che gli permettono di realizzare solo voli per tratti brevi ma sufficienti a porsi in salvo da eventuali nemici.
La riservatezza generale in cui vive il fagiano durante la maggior parte dell'anno scompare radicalmente in primavera, epoca in cui questa specie va in calore. I maschi, che a questo punto hanno raggiunto la piena maturità fisica, mostrano il meglio di sé. I bargigli rossi sono ora molto grandi e coprono quasi interamente il volto, mentre i pennacchi di piumette dietro la testa rimangono erti e assumono forma di piccole corna (Sia gli speroni prominenti che le corna sono caratteristiche esclusive degli esemplari più anziani). Pur non possedendo un territorio ben definito, ciascun maschio emette richiami sonori ripetuti cui rispondono le femmine.
Queste si raggruppano attorno al maschio a formare un piccolo harem di tre o quattro esemplari che si muoveranno insieme per la breve stagione riproduttiva, alimentandosi di semi, bacche, germogli teneri e una buona quantità di insetti.
Dopo che sono trascorse circa quattro settimane di incubazione, che la femmina ha passato quasi interamente covando, nascono i pulcini.
Dopo poche ore di vita, i piccoli abbandonano il nido e seguono la madre in cerca di cibo, poiché le piccole zampe già permettono loro di spostarsi con facilità sul terreno e perfino di correre quando si sentono minacciati da pericoli esterni. In questo caso, il gruppo di pulcini si disperde e ciascuno di essi si nasconde nella bassa vegetazione, dove risulta assai difficile trovarli grazie alla loro assoluta immobilità e al piumaggio mimetico.
I pulcini sono capaci di volare per la prima volta a circa due settimane di età. Dopo soli 10 o 12 giorni, i pulcini sono in grado di eseguire brevi voli, ma rimarranno raggruppati attorno alla madre per circa due mesi e mezzo, prima di diventare indipendenti.
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